Al via stasera la XVIII edizione del Festival Internazionale Bosa Antica
Il primo appuntamento è dedicato alle Canciones popolares espaňolas, con Denise Gueye (voce) e Marco Carta (chitarra)

Prende il via stasera giovedì 10 luglio alle 21, nel chiostro della chiesa del Carmelo, la 18ª edizione del Festival Internazionale Bosa Antica. Protagonisti della prima giornata saranno Denise Gueye e Marco Carta, che dal 2021 compongono un duo voce e chitarra. Gueye e Carta proporranno le Canciones popolares espaňolas, trascritte dal grande poeta spagnolo Federico Garcia Lorca. Non tutti sanno che, prima di dedicarsi alla poesia, Federico Garcia Lorca studiò pianoforte, con l’intento di fare della musica il suo mestiere. Successivamente abbandonò questa idea, senza però lasciare la musica. Si dedicò, infatti, alla raccolta e alla trascrizione delle canzoni popolari della sua patria: canzoni d’amore, canzoni legate alla vita quotidiana e anche canzoni con tematiche sociali importanti, come la convivenza in Spagna di più religioni.
Il Cartellone definitivo del Festival Bosa Antica 2025
Il Festival Internazionale Bosa Antica, festival di musica da camera organizzato dall’Associazione InterArtes, con il sostegno della Fondazione di Sardegna, della Regione Sardegna e del Comune di Bosa, comprende fino al 20 luglio 18 eventi, dove la musica si intreccerà all’arte, alla poesia e alla letteratura. E come ogni anno, sarà anche una grande opportunità per cento giovani musicisti e cantanti che arriveranno a Bosa da ogni parte del mondo per esercitarsi con i più grandi maestri di pianoforte, violino, flauto e viola.
La cittadina sulle sponde del fiume del Temo ospiterà il Festival in alcuni dei suoi spazi più belli: il chiostro della chiesa del Carmelo, il castello Malaspina, la piccola piazza di Corte Intro, il museo Casa Deriu diventeranno un affascinante scenario che renderà ancora più piacevole l’ascolto dei concerti, che si svolgeranno in vari orari. Ci saranno esibizioni di mezzanotte, ma anche aperitivi musicali e caffè pomeridiani.

«Durante il Festival si ripete uno scambio continuo tra giovani e artisti maturi – ha spiegato Jana Bitti, direttrice artistica, in occasione della presentazione del Festival nella sede della Fondazione di Sardegna a Sassari –. Siamo stati molto fortunati: per cinque anni abbiamo ospitato il grande pianista Aldo Ciccolini. Adesso avremo alcuni suoi allievi diventati docenti. Nel complesso il livello delle masterclass sarà alto. L’ottica però non è mai quella della valutazione dell’allievo, ma vogliamo che ci sia un confronto sereno con l’allievo». Insieme alla musica classica ci sarà il jazz. L’inizio sarà diverso rispetto al passato. «Apriremo infatti con le Canciones populares di García Lorca, con Denise Gueye. Il Festival si concluderà con una serata finale e la consegna del Premio Bosa Antica.
I protagonisti del concerto di stasera
Denise Gueye è una cantante e corista in ambito jazz e contemporaneo. Amante della musica fin da piccola, ha coltivato la sua passione ottenendo prestigiosi incarichi: dal 2017 fa parte della sezione Contralti della Polifonica Santa Cecilia, della quale è anche un Maestro preparatore e Presidente dal 2021; dal 2016 lavora con L’Orchestra Jazz della Sardegna, venendo diretta da grandi direttori d’orchestra come Pino Jodice, Bruno Tommaso e Michele Corcella; ha lavorato come corista grazie alle produzioni dell’Ojs con Mario Biondi e Gianluca Petrella. Ma non solo, Denise è un’amica di lunga data del Festival Internazionale Bosa Antica: è stata infatti allieva della direttrice artistica Jana Bitti, con la quale ha iniziato lo studio della musica.
Marco Carta, chitarristico classico, si è laureato al Conservatorio di Sassari col massimo dei voti e la Lode. In seguito, si è perfezionato presso l’Accademia Chigiana di Siena e la Segovia Guitar Academy, ricevendo in entrambi i casi la borsa di studio per gli allievi più meritevoli. Oltre alla chitarra classica “tradizionale” a sei corde, ha recentemente approfondito lo studio della chitarra a otto corde e della Vihuela, strumento rinascimentale di origine spagnola.
Gli altri appuntamenti da segnalare. Venerdì 11 luglio nella chiesa del Carmine un grande omaggio a Giovanni Pierluigi da Palestrina, in occasione dei 500 anni dalla sua nascita. Gavino Murgia, con il suo sassofono, accompagnerà il quintetto vocale composto da Clara Antoniciello, Jana Bitti, Alessio Manca, Gabriele Loriga e Francesco Maria Moncher, sulle note dell’Officium.
Da non perdere, mercoledì 16 luglio alle 21:00, sempre nel chiostro, il pianoforte di Francesco Maria Moncher, che proporrà una parte dei suoi “Cinque elementi”, quest’anno dedicato alla Terra.
Giovedì 17 luglio si tornerà indietro nel tempo con “Un the vittoriano tra Musica e Poesia”: grazie all’associazione culturale sassarese Quiteria il pubblico rivivrà un tipico pomeriggio in una casa nobiliare bosana dell’Ottocento, fra caffè e biscotti locali, allietato dalle note dei violini.








