Gubbio – Torres termina 0-0
Ancora un pareggio per i rossoblù, al termine di una partita poco spettacolare nella quale sono ancora una volta mancati cinismo e fortuna

La tiritera è sempre la stessa, la Torres ora gioca decisamente meglio e con maggior personalità, ma continua a non capitalizzare le occasioni e non è neanche particolarmente fortunata. Allo stadio “Pietro Barbetti” di Gubbio è finita a reti inviolate, con le due squadre che si sono spartite la posta. Un risultato che tendenzialmente non fa contento nessuno, probabilmente un pizzico più i padroni di casa, per come si era messa la partita con l’espulsione di Conti a 12 minuti dalla fine. La Torres ha giocato meglio degli avversari, ha provato a condurre le danze ma non è stata cinica e fortunata con un paio di opportunità capitate al solito Di Stefano e a Diakitè.
Le fotografie della gara in questo senso sono l’episodio capitato nel primo tempo quando il tiro a botta sicura dell’attaccante siculo Di Stefano indirizzato all’angolino è stato “salvato” da Musso, inciampato e finito casualmente sulla traiettoria del pallone e la prodezza in rovesciata di Diakitè a due minuti dal 90′, vanificata da una posizione di fuorigioco di pochi centimetri. E quando ci si mettono anche gli episodi a non essere mai favorevoli è chiaro che tutto diventa più complicato. Uno a favore in realtà c’è stato, ovvero l’espulsione dell’umbro Conti a 12 minuti dalla fine, ma la Torres era probabilmente ormai stanca e nonostante ci abbia comunque provato, non ha avuto forza di azzannare gli avversari, spaventati e alle corde. Si dice che solitamente, al termine di una stagione fortuna e sfortuna si compensino, così come gli episodi appunto, ma per il momento, e siamo arrivati quasi al giro di boa, la Torres è in fortissimo credito.
Rimproverare qualcosa ai sassaresi, cinismo a parte, anche oggi è arduo. L’atteggiamento è stato quello giusto, il carattere e la voglia di fare la partita non sono mai mancati, cos’ come l’equilibrio, dal momento che la squadra ha sofferto davvero poco e Zaccagno ha dovuto compiere un solo intervento nel primo tempo. La partita l’hanno fatta i rossoblù. A parte tutto ciò, va fatta una considerazione: Greco ci sta provando con ciò che ha in casa, ma è ormai chiaro e palese che dal mercato di gennaio debba necessariamente arrivare una punta vera che abbia familiarità con il gol, perchè questa squadra è zeppa di “mezzi” attaccanti, vedi i vari Di Stefano, Starita, Lunghi e Carboni, che insieme hanno segnato una sola rete e la porta la vedono veramente piccola. Impensabile pensare di continuare così, c’è da prenderne atto senza più indugi e ragionamenti, il campo sta parlando chiaro. Punto.
La cronaca. Greco cambia solo un uomo nell’undici iniziale rispetto al match col Pineto. Non c’è Fabriani, al suo posto il più affidabile Mercadante. Giorico e Musso sono in diffida.
A centrocampo c’è molta densità e gli spazi sono pochi. La Torres è comunque più intraprendente e nei primi minuti tendenzialmente fa la partita. Al 9′ tuttavia Antonelli scivola e perde palla aprendo una prateria alla ripartenza di Tommasini, fermato in angolo da un prodigioso recupero di Idda. Dopo la chance avuta, il Gubbio prende maggiore confidenza ed esce dal guscio, stazionando maggiormente nella metà campo difensiva della Torres.
Al 14′ il primo tiro in porta dei sassaresi porta la firma di Starita, che dal limite dell’area scarica un destro insidioso, controllato dal portiere. La partita si accende improvvisamente e sul capovolgimento di fronte Di Massimo impegna Zaccagno alla respinta coi pugni.
Al 17′ clamorosa opportunità rossoblù: Starita va via sulla destra sfruttando un errore di un avversario, mette in mezzo per Di Stefano che calcia a botta sicura ma incredibilmente sulla traiettoria c’è Musso che cadendo respinge del tutto casualmente “salvando” la porta del Gubbio. Al 24′ ci prova Giorico dal limite sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la conclusione è imprecisa e termina altissima. La risposta dei padroni di casa arriva al 26′ ancora con Di Massimo, che imita Giorico in tutto e per tutto, compreso l’esito del tiro. Lo stesso attaccante umbro, un minuto dopo si prende il primo giallo del pomeriggio per un netto fallo su Mastinu.
La gara è aperta, ma mancano tiri in porta realmente pericolosi. Le due squadre sono molto aggressive e per questa ragione raramente trovano tempi e spazi per sviluppare azioni lineari e pulite.
Al 36′ azione insistita della Torres che si chiude con la botta di Mastinu, alta sulla traversa. Un minuto dopo contatto sospetto in area con Di Stefano che finisce a terra, ma l’arbitro dice che è tutto regolare. Ora la Torres preme con convinzione e continuità. Allo scadere della frazione il Gubbio ha un’opportunità, ma la difesa sassarese è attenta e respinge la minaccia. Si va dunque al riposo sullo 0-0, con la Torres che nell’insieme si è fatta preferire e che ha avuto l’unica vera occasione da gol.
Il secondo tempo inizia con in campo gli stessi 22 giocatori. Il primo cambio è forzato ed è dei padroni di casa con l’infortunato Djankpata che al 49′ lascia il posto a Conti. Al 52′ Di Stefano conferma di non avere killer instinct sotto porta e calcia addosso a un avversario da posizione favorevole, vanificando una buona opportunità. Sono proprio lui e Starita a lasciare il campo poco prima dell’ora di gioco a Masala e Lunghi.
Al 62′ Idda commette un fortuito fallo di mano ai 20 metri. Di Massimo calcia una punizione inguardabile. Il match è combattuto ma non bello. Musso non vede palla con Baroncelli e non è di aiuto alla squadra. Greco lo cambia e getta nella mischia Diakitè. Entra anche Brentan per Mastinu. E’ il minuto 70.
Al 75′ è proprio uno dei neo entrati, Brentan a provarci senza precisione da fuori. Al 78′ Conti si prende il secondo giallo entrando in ritardo su Giorico e viene espulso. Mancano 12 minuti più recupero e la Torres ha l’opportunità di giocare il finale in superiorità numerica. All’85’ contatto sospetto in area rossoblù con Rosaia che finisce a terra. La panchina del Gubbio chiede la revisione ma non viene ravvisata alcuna irregolarità.
All’88’ arriva la clamorosa rete in rovesciata di Diakitè, ma per il guardalinee c’è un leggerissimo fuorigioco. Il dubbio resta riguardando anche le immagini. E’ l’ennesimo episodio sfortunato per una Torres alla quale quest’anno non ne va bene mezza.
I rossoblù premono e collezionano corner. Vengono concessi cinque minuti di recupero. Al 94′ la revisione FVS la chiede la Torres per una caduta in area di Lunghi, ma anche in questo caso non vengono ravvisati gli estremi per la massima punizione. E’ l’ultima emozione della gara che si chiude a reti bianche.
Dopo l’indecente arbitraggio della scorsa settimana col Pineto, doveroso evidenziare la perfetta direzione dell’arbitro Tona Mbei, che ha gestito il match con calma e precisione, meritando un bel 7 in pagella.
Gubbio – Torres 0-0
Gubbio: Krapikas, Baroncelli, Di Bitonto, Rosaia, Tommasini, Saber (64′ Fazzi) Di Massimo (64′ Carraro), Bruscagin (83′ Niang), Zallu, Costa (64′ La Mantia), Hrajech, Djankpata (49′ Conti). A disposizione: Bagnolini, Galli, Tentardini, Spina, Sportolaro, Ghilardello. Allenatore Domenico Di Carlo
Torres: Zaccagno 6, Mercadante 6,5, Di Stefano 5,5 (58′ Masala 6), Musso 5,5 (70′ Diakitè 6), Mastinu 6 (70′ Brentan 6), Idda 6,5, Sala 6, Antonelli 6,5, Giorico 6, Zambataro 6,5, Starita 5 (58′ Lunghi 5). A disposizione: Marano, Biagetti, Nunziatini, Carboni, Dumani, Fabriani. Allenatore Alfonso Greco 6,5
Arbitro: Jules Roland Andeng Tona Mbei (Cuneo)
Ammoniti: 27′ Di Massimo, 64′ e 78′ Conti, 90+2 Di Bitonto, 90+5 Krapikas
Espulsi: 78′ Conti
I nostri giudizi:
Zaccagno: inoperoso, deve compiere un solo intervento e fa il suo dovere Mercadante: prestazione attenta e senza sbavature Di Stefano: quanto è volenteroso è confusionario e non calcia mai in porta con precisione e convinzione. Masala: soldatino, fa il suo con ordine senza strafare. Musso: giornata dura per il centravanti siciliano, azzerato dal centrale di casa Baronchelli, un giovane di grande prospettiva. Diakitè: prova ad incidere maggiormente rispetto al compagno, solo qualche centimetro gli nega la gioia di un gol di rara bellezza, che avrebbe avuto anche un peso specifico fondamentale. Mastinu: in mezzo al campo ci sono pochi spazi, riesce quasi sempre ad eludere i raddoppi, cala alla distanza e Greco lo manda anzitempo sotto la doccia. Brentan: in crescita, entra e porta più gamba in mezzo al campo. Idda: buona prova di sostanza per l’esperto difensore rossoblù. Si fa vedere spesso anche in fase di costruzione. Sala: all’inizio pasticcia un pochino con la palla al piede, poi cresce e offre un buon contributo anche se meno appariscente di altre volte. Antonelli: ottima prestazione per il centrale, dalle sue parti non passa niente, gli attaccanti di casa non vedono palla. Giorico: l’età avanza e lui incide meno rispetto al passato, specialmente quando gli avversari non lo fanno respirare, ma garantisce comunque come sempre ordine e geometrie. Peccato non abbia il tiro da fuori. Zambataro: anche oggi probabilmente il migliore della Torres, anche se trova poca collaborazione sulla fascia di competenza. Imprescindibile. Lunghi: un fantasma, entra in campo molle e poco cattivo e lo si nota immediatamente perchè svirgola due palloni, proprio a causa di un approccio molle. Se è veramente questo è inutile e persino deleterio alla causa, perchè toglie spazio ad altri (vedi Carboni). Gennaio è vicino e qualche ragionamento su di lui va fatto. Starita: tanto fumo e veramente poco arrosto per un giocatore che fa tanta fatica ad incidere e che nella sua avventura in rossoblù, sembra un lontanissimo parente dell’attaccante che fu. Anche per lui vale il discorso fatto su Lunghi a proposito del mercato di riparazione.
Greco: niente da rimproverare al mister rossoblù, la sua squadra ha fornito un’ottima prova corale con grande attenzione in fase difensiva. Lui ci sta provando e rispetto all’era Pazienza i progressi sono già evidenti, anche se ancora c’è da fare un ulteriore passo.
Aldo Gallizzi







