Il Gremio dei Macellai ha festeggiato San Maurizio
È il patrono del sodalizio. Ieri, domenica 22 settembre, la festa maggiore. Al mattino la cerimonia dell’Intregu. Il nuovo obriere maggiore è Roberto Loriga
Sassari. Ieri, domenica 22 settembre, il Gremio dei Macellai ha festeggiato il patrono San Maurizio, nel giorno a lui dedicato (sul calendario). La festa maggiore del sodalizio sé articolata nei due momenti canonici. Al mattino, nella chiesa di Sant’Antonio Abate, don Fernando Maria Cornet ha celebrato la messa. Al termine, come da tradizione, con il rito dell’Intregu la bandiera grande del gremio è passata al nuovo obriere maggiore Roberto Loriga. Le altre cariche per il 2024-23: Giovanni Farinelli diventa obriere di candeliere, mentre Antonio Loriga è obriere di cappella, Antonello Porcu fisco maggiore. Il presidente del gremio è Roberto Loriga, il segretario Marco Dettori e il presidente onorario Nicola Loriga. I canti sono stati eseguiti dall’Arciconfraternita dei Servi di Maria. In serata, subito dopo i vesptri solenni in onore di San Maurizio, la processione con la statua di San Maurizio ha attraversato le vie del centro storico, con la partecipazione dei gremi cittadini e dell’Arciconfraternita dei Servi di Maria. Al rientro in chiesa è stata invocata la protezione del santo.
Nel corso della giornata è intervenuta la banda musicale Giuseppe Verdi.
Il Gremio dei Macellai (in sassarese Li Mazziddaggi) è definito un “gremio di mestiere”, nel senso che tra i gremianti sono infatti tanti coloro che praticano o hanno praticato la professione del macellaio (come lo stesso nuovo obriere maggiore Roberto Loriga).
Il sodalizio è stato costituito ufficialmente alla fine del 1800, sebbene la maestranza (taverraggios) sia citata negli Statuti Sassaresi del 1294. Dal 2016 il Gremio partecipa alla Discesa dei Candelieri con il proprio cero ligneo, completamente rifatto, che di norma viene “spogliato” dopo la funzione religiosa del lunedì successivo alla Festa Maggiore.
Il patrono del gremio, come detto, è San Maurizio, che in realtà è il patrono degli Alpini, delle Guardie svizzere e, nel Medioevo, del Sacro Romano Impero. Era un generale romano, capo della leggendaria Legione tebana (da Tebe in Egitto) composta interamente da cristiani, martirizzati dall’imperatore Diocleziano alla fine del III secolo d.C.
Il compatrono del gremio è San Bartolomeo, che in passato era il patrono dell’estinto Gremio degli Scortichini (ovvero coloro che scorticavano le bestie per lavorarne le pelli), confluito nei Macellai, di cui alcune fonti sottolineano il legame con un altro gremio estinto, quello dei Mercanti.
Le bandiere (grande e piccola) sono rosse e portano l’effigie di San Maurizio. Il candeliere è invece color crema brunita, con decorazioni in foglia d’oro, e riporta, oltre ai due patroni, l’immagine della Madonna del Rimedio e, sul fusto, la croce mauriziana.
L’abito del gremio è uno spencer inglese con pizzo sul petto. L’obriere maggiore porta la spada e, insieme agli eletti, si distingue dai novizi per i bottoni d’argento e il pizzo nelle maniche. (lf)