Il gremio dei Falegnami ha festeggiato il patrono San Giuseppe
Al mattino la cerimonia dell’Intregu: il nuovo obriere è Danilo Fois. In serata la processione con tutti i gremi
Sassari. Domenica scorsa, come vuole la tradizione, il gremio dei Falegnami ha rinnovato la propria festa maggiore con i classici eventi, al mattino l’Intregu e in serata la processione per le vie del centro. Con una importante novità. Gli appuntamenti più partecipati, quelli di domenica quindi, sono stati spostati nella chiesa dei Servi di Maria. Santa Maria di Betlem è infatti in gran parte occupata dal cantiere per la messa in sicurezza della volta della navata, oltre ai lavori che interessano la facciata e il tetto. La messa di domenica è stata così celebrata a Sant’Antonio Abate dal padre guardiano dei Frati Minori conventuali di Santa Maria, Salvatore Sanna. Al termine della funzione si è svolto il rito dell’Intregu, con il passaggio della bandiera dall’obriere maggiore uscente Daniele Carta al nuovo obriere maggiore Danilo Fois, mentre Pierluigi Contini sarà il nuovo obriere di candeliere e Romolo Addis l’obriere di cappella. I canti sono stati curati dal Coro San Pio X. In serata la processione con il simulacro di San Giuseppe, patrono del Gremio, ha attraversato le vie del centro cittadino, con partenza e rientro a Sant’Antonio Abate e con la partecipazione di tutti i gremi. L’accompagnamento musicale è stato curato dal Corpo Bandistico Luigi Canepa.
Il gremio dei Falegnami (in sassarese Li Masthri d’ascia) è diretto erede dell’antica e omonima corporazione medioevale. Già nelle ordinanze del 1381 (integrate agli Statuti Sassaresi) viene menzionato il loro lavoro, con la prescrizione del prezzo. Nel 1531 sono citati tra gli otto candelieri che partecipavano alla Faradda. Erano però inseriti nella più ampia Confrarìa di Nostra Signora degli Angeli, insieme ai muratori e a tutti coloro che lavoravano pietra e legno. Secondo un’ordinanza del 1538 facevano infatti parte della Confrarìa falegnami, piccapietre, sellai e bottai, oltre ai muratori. Questi gremi, così consociati, avevano come patrona la Madonna degli Angeli. Nel 1800 i Falegnami lasciarono però la Confrarìa. Scelsero San Giuseppe Patriarca come proprio patrono e cercarono una nuova cappella. Inizialmente si rifugiarono nel convento dei Trinitari, nell’odierna chiesa della Santissima Trinità. Ma di lì a poco il convento venne soppresso e i frati trasferiti dai Domenicani vicino a Porta Castello. I Falegnami tornarono così a Santa Maria, dove nel 1809 si accordarono con i Frati Minori conventuali per l’acquisizione di una cappella, quella di Santo Stefano, con la facoltà di costruire una nicchia nel muro per collocarvi la statua di San Giuseppe e con uno spazio antistante per la sepoltura dei soci. Con i Falegnami passarono anche le altre maestranze dei mastri di burò, di archibugi, bottai, sellai e mastri di molino. Il candeliere rimase però in possesso dei Muratori. Al 1806 risalgono i nuovi statuti del gremio. I Falegnami ritornarono a sfilare alla Faradda solo nel 1921.
Due sono le feste del gremio. La festa grande cade nella seconda domenica di maggio in onore di San Giuseppe Patriarca; la festa piccola, in onore di San Giuseppe Falegname, si tiene invece il 19 marzo.
La bandiera del sodalizio dei Falegnami è di colore azzurro damascato. Su un lato vi è l’immagine del patrono San Giuseppe, sull’altra quella della Sacra Famiglia, compatrona del gremio. Come gli altri due gremi della vecchia Confraria degli Angeli, ovvero Muratori e Piccapietre, il colore della bandiera è una tonalità di azzurro, ma in passato la loro bandiera è stata anche di colore bianco.
Il candeliere che partecipa alla Faradda fu costruito dai Fratelli Clemente ed esordì nel 1921, insieme al gremio appena ammesso. Alla base è posto lo stemma di Sassari. Sul fusto, bianco con bordature oro, sulla parte anteriore sono raffigurati in rilievo un martello, una sega, una squadra e una tenaglia, strumenti di lavoro; in un riquadro del capitello è invece posta l’immagine di San Giuseppe e in un altro la Sacra Famiglia. Il candeliere pesa 164 kg con le stanghe.