Figulinas Festival, sabato e domenica a Florinas

Dieci gruppi sardi e cinque internazionali da Kenya, Russia, Martinica, Ecuador e India. Poi la rassegna prosegue fino al 16 agosto a Castelsardo, Sorgono e Nuoro

VZ6Florinas. La tappa più attesa del Figulinas Tour 2017 è quella che riporta la manifestazione nel paese dove ha debuttato ventotto anni fa. Prima di riprendere il giro dell’isola, sabato 12 e domenica 13 agosto la rassegna del folklore internazionale si ferma infatti per due giorni nell’Anfiteatro comunale di Florinas (inizio alle 22) per due appuntamenti imperdibili con le danze, i ritmi e i costumi della Sardegna e del resto del mondo. La doppia data, presentata come di consueto da Ottavio Nieddu, ha un motivo particolare: il 2017 coincide con il trentennale dell’Associazione Gruppo Folk Figulinas, che da tre decenni si impegna a divulgare, e a trasmettere alle giovani generazioni, le tradizioni locali più autentiche.

Il gruppo, guidato da Alessandro Chessa, è nato nel 1987 dopo un importante e serio lavoro di ricerca per ricostruire il vestiario tradizionale, le danze e i canti popolari. Da quando è attiva, l’associazione ha partecipato a decine di festival in tutto il mondo, riscuotendo ovunque un grande successo, soprattutto grazie all’esecuzione magistrale di “Su ballu tundu fiolinesu”, accompagnato da voce, chitarra e fisarmonica e concluso dal “canto in re”. Dal 1989 il Gruppo Folk Figulinas organizza il Figulinas Festival, finora l’unica rassegna di folklore internazionale presente in Sardegna ad essere inserita nel prestigioso circuito del C.I.O.F.F., l’organizzazione partner dell’Unesco che regolamenta i festival folklorici di più di 95 Paesi, promuovendo la pace e l’uguaglianza tra i popoli.

 

Le tappe di sabato e domenica a Florinas sono un momento di condivisione importante tra la comunità e gli ospiti, i giovani ballerini e musicisti che quest’anno arrivano dal Kenya, dalla Russia, dalla Martinica, dall’Ecuador e dall’India. Centinaia di giovani di altre nazioni alloggiano, da qualche giorno, in paese, dialogano con i loro coetanei sardi, stringono amicizie, amori e collaborazioni che probabilmente continueranno anche in futuro.

Figulinas Festival è infatti una festa dell’amicizia tra popoli, oltre che uno degli eventi più colorati e internazionali dell’estate in Sardegna. Le due tappe a Florinas sono il modo migliore per viverla in tutto il suo splendore, prima che il festival riprenda il tour che lo porterà il 14 a Castelsardo (Piazza Nuova); il 15 a Sorgono (piazzale della Chiesa di Maria Assunta); il 16 a Nuoro (alle 21.30 in Piazza Sebastiano Satta).

 

TUTTI GLI OSPITI DAL KENIA ALL’ECUADOR

All’edizione numero ventotto di Figulinas Festival partecipano dieci gruppi sardi e cinque internazionali. Questi ultimi partecipano per la prima volta al festival, ad eccezione del Nairobi National Dance Ensemble del Kenya, formato da ballerini, musicisti e acrobati di entrambi i sessi, che ha già avuto modo di portare nell’isola le sue esibizioni scatenate. Una novità assoluta è invece il gruppo “Les Aurores de Printemps”, che arriva dalla metropoli di Voronež (Russia) per presentare i balli tradizionali ispirati ai cosacchi, le danze di corte e quelle rituali. Tutte accompagnate da strumenti popolari, come la balaika e il gusli, e interpretate da uomini e donne che indossano abiti dalla tinte sgargianti. Prende il nome dalla Danza che scuote il cielo il Gruppo “Tungurahua” di Ambato, in Ecuador, nato nel 1970, con all’attivo numerosi tour nelle due Americhe e in Europa. Così il gruppo descrive la sua esibizione: «la nostra danza è fatta di energie telluriche che gioiscono quando nasce una simbiosi tra il ballerino e l’energia della Terra, quando le mani indicano il sole, Inti, quando con la forza del vulcano si è gettato contro l’orizzonte o quando il cuore non sta nel petto per l’intensità del battito». Il patrimonio tradizionale delle Antille, ricco di influenze africane, ispira le coreografie dell’ensemble Pom’Kanel, che arriva dalla Martinica con una serie di danze popolari creole, speziate e irresistibili come la cucina dell’isola. Anche l’India, infine, per la prima volta a Florinas, ha una sua rappresentanza a Figulinas Festival con la Performing Art Company Milon Mèla, che dal 1962 fa conoscere le danze tipiche della loro zona: dalle musiche asiatiche alle danze del fuoco.

 

I GRUPPI SARDI

Dal 1989 Figulinas Festival fa incontrare il meglio delle tradizioni isolane in fatto di costumi, balli e canti tradizionali e lo regala a un pubblico entusiasta di abitanti e di turisti. Sarà così anche quest’anno, con dieci gruppi sardi pronti a dividere il palco con gli ospiti internazionali. Florinas, il paese dove il festival è nato, è rappresentato dal Gruppo Folk Figulinas. Attivo dal 1987, sotto la guida di Alessandro Chessa, il gruppo organizza da ventotto anni Figulinas Festival. Ha partecipato con entusiasmo a decine di manifestazioni folkloriche in giro per il mondo, ottenendo sempre un grande successo, ed è specializzato nell’esecuzione di Su ballu tundu fiolinesu, che inizia e si conclude con il canto in re ed è accompagnato da voce, chitarra e fisarmonica. Da Orgosolo arriva l’associazione culturale “Murales”, attiva dal 1993 e costituita da un corpo di ballo, da un coro esperto nel canto a tenore e da alcuni suonatori di armonica a bocca e di organetto diatonico. Il gruppo “Tiscali” di Dorgali si impegna dal 2001 in una ricerca storica seria e puntigliosa della tradizione dorgalese, caratterizzata da sobrietà nei balli ed eleganza nel vestire. Dalla provincia di Nuoro arriva anche il gruppo folk Pro Loco di Gavoi, con le donne che indossano il ricco costume delle spose nei toni squillanti del rosso, del verde e del blu. A rappresentare Uta e il Campidano arriva il gruppo della Pro Loco locale, specializzato nell’esecuzione dell’austero Ballu de sa gruxi con le donne che formano il braccio lungo di una croce e gli uomini i due corti, mentre i balli tradizionali del lavoro, delle feste e dei matrimoni nel Mandrolisai hanno i volti e le gambe dei danzatori del Gruppo Folk Sorgono. Le tradizioni del Logudoro rivivono con il Gruppo Folk Città di Ossi, impegnato nella danza e nell’allestimento di mostre etnografiche, e con il Gruppo Folk San Pietro di Ittiri, paese celebre per la ricchezza dei gioielli e degli accessori femminili e per i balli accompagnati dall’organetto, dalla chitarra sarda e dal canto dei poeti. Agli anni Cinquanta del secolo scorso risale la fondazione del Gruppo Folk di Samugheo, portavoce delle tradizioni dell’oristanese in tantissime manifestazioni internazionali. E sempre nello stesso periodo è nato il Gruppo Folk “Tuffudesu” di Osilo, che esegue con particolare maestria Su ballu tundu, S’Aggesa, o ballo degli sposi, Sa danza tipica dei corteggiamenti, e Chirigheddu Pintu, con l’uomo accompagnato da due donne.

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