Con la Festa dei Massai al via il Mese Mariano a San Pietro di Silki
Lunedì 1° Maggio la compatrona di Sassari, la Madonnina della Grazie, è stata portata in processione per la prima delle tre uscite dell’anno
Sassari. Ha preso il via lunedì 1° maggio nel Santuario di San Pietro di Silki il Mese mariano. Il primo evento del calendario dedicato alla Beata Vergine delle Grazie che culminerà con la processione del Voto domenica 28 maggio è tradizionalmente riservato alla Festa del gremio dei Massai. Nell’occasione infatti avviene la prima uscita dell’anno per le vie della città del prezioso e sacro simulacro della Madonnina, compatrona di Sassari e patrona degli stessi Massai.
La festa dei Massai ricalca quella degli altri gremi cittadini, con una differenza importante. Al termine della messa del mattino non avviene infatti la cerimonia dell’Intregu: lo scambio delle bandiere tra l’obriere maggiore uscente e quello entrante viene effettuata direttamente dal sindaco al termine della Faradda del 14 agosto, al rientro a Palazzo Ducale della Municipalità. Una particolarità riservata al solo gremio dei Massai. La mattina del 1° maggio, nella cappella dell’Incoronazione (la prima a sinistra), ci si limita ad annunciare le nuove cariche. Anche quest’anno è stato il gremiante Matteo Pilotto a leggere il verbale. Per l’anno 2023-2024 obriere maggiore sarà Gavino Venerdini, che quindi il 14 agosto subentrerà a Pierluigi Polo, ancora per tre mesi obriere e poi (dopo la Faradda) fisco maggiore. Obriere minore è Edoardo Usai, il segretario è Guido Mulargia, mentre nuovi soci onorari sono stati nominati i coniugi Sassu (insieme a Maria Paola Dettori, direttrice della Pinacoteca all’ex Canopoleno, assente per impegni pregressi), che si aggiungono agli altri soci onorari tra cui, per tradizione, il sindaco; economo è Massimo Venerdini, Maurizio Venerdini rappresentante verso terzi. Alla cerimonia erano presenti il senatore Ettore Licheri (socio onorario del gremio insieme alla moglie Angela Crovetti), la consigliera regionale Desirè Manca, il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru, l’assessora comunale alla Cultura Laura Useri, il socio onorario Francesco Carboni, insieme al padre guardiano dei Frati Minori Massimo Chieruzzi e a don Antonio Serra, parroco di Bancali, che ha celebrato la messa (animata musicalmente dal coro “Amici del canto sardo” diretto da Tore Bulla). Il Gremio è stato accompagnato in corteo dalla Banda Musicale “Giuseppe Verdi”.
In serata, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo monsignor Gian Franco Saba, è partita la processione (ridotta nel tragitto per la pioggia) con il simulacro della Beata Vergine delle Grazie, che ha fatto tappa all’Ospedale civile per un momento di preghiera per poi rientrare al Santuario per la benedizione finale dell’arcivescovo.
Alla Faradda il gremio dei Massai Agricoltori è protagonista del brindisi “A zent’anni!” a Palazzo di Città con il sindaco, le autorità e la Municipalità e prende in consegna il gonfalone del Comune che viene poi restituito al primo cittadino al rientro a Palazzo Ducale, dove avviene, come detto anche la cerimonia dell’Intregu. Il candeliere dei Massai – completamente rinnovato nel 2015 con un nuovo cero ligneo – è l’ultimo a partire da piazza Castello e anche ad arrivare a Santa Maria, dove tutti gli altri ceri lignei lo attendono. È infatti il primo ad entrare in chiesa, insieme al sindaco. I Massai sono storicamente gli agricoltori-proprietari, dediti alla coltivazione dei cereali e delle campagne. Lo stendardo è in damasco di colore bianco: sul lato destro è raffigurata la Madonna delle Grazie, sul sinistro i Protomartiri Turritani.