Case popolari a Sassari, dal Comune 500 interventi di manutenzione straordinaria
Dal 2014 a oggi sono stati investiti 2 milioni di euro. Il costo medio di intervento per ogni appartamento è di 2 mila 650 euro
Sassari. Un totale di 500 interventi per un investimento di circa 2 milioni di euro: è il bilancio delle attività di manutenzione straordinaria sugli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica (Erp) del Settore Politiche della Casa. In seguito alla stipula dell’accordo quadro con la ditta Asa Costruzioni, il Comune di Sassari ha avviato, a partire dal mese di luglio del 2014 un piano straordinario delle manutenzioni.
I risultati dell’attività di manutenzione straordinaria realizzata dal 2014 a oggi nel patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica del Comune di Sassari sono stati presentati giovedì mattina a Palazzo Ducale. Erano presenti l’assessore alle Politiche abitative, lavori pubblici e manutenzioni, decoro e arredo urbano Ottavio Sanna, Alberto Carreras, responsabile del Patrimonio Erp, l’ingegnore Carlo Marras e l’architetto Silverio Insogna, presidente di Asa costruzioni, impresa aggiudicataria dell’accordo quadro.
Nel bienno 2014-2016 sono stati impegnati 1 milione e 500 mila euro, parte di fondi comunali e parte di finanziamenti regionali, per 350 interventi.
Nel biennio 2016- 2018 le risorse messe a disposizione della Regione sono state pari a 511 mila euro per un totale di 150 interventi, alcuni dei quali sono attualmente in corso.
Il costo medio di intervento per ogni appartamento è di 2 mila 650 euro.
«Tra le priorità dell’amministrazione fin dall’inizio del mandato, c’è stata la programmazione degli interventi e la ricerca delle risorse per la progettazione – tiene a sottolineare l’assessore Politiche abitative, lavori pubblici e manutenzioni, decoro e arredo urbano Ottavio Sanna –. Il Patrimonio Erp del Comune è vasto, consta di circa 1200 appartamenti, spesso di antica costruzione, che necessitano di matutenzione ordinaria e straordinaria. L’accordo quadro ci ha permesso non solo di semplificare le procedure e contenere i costi, ma anche di intervenire in maniera più sistematica».