Ambasciadores de Sardigna a Roma
Lo scorso 27 settembre il corto animato della Fondazione Maria Carta ha aperto la serata dedicata al cinema sardo. Premiati Ettore Serra e Sebastiano Tettei
Roma. Il 27 settembre al Farnese di Roma la serata dedicata al cinema sardo si è aperta con le note di “Ambasciadores de Sardigna”. È stato un messaggio di unità e fratellanza «a manos tentas, istrintas impare, frades chin frades devimos istare», che è stato accolto dagli scroscianti applausi del pubblico accorso anche nel ricordo di Maria Carta. Sull’onda dell’emozione sono state poi consegnate due targhe di riconoscenza destinate a Ettore Serra, un altro figlio di Siligo, quale co-fondatore della Fasi (Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia), e a Sebastiano Tettei, quale presidente di un circolo distintosi nella diffusione del cinema sardo nella Penisola.
Ambasciadores de Sardigna. I riflettori del Farnese, storica sala nel cuore di Roma, si sono accesi sul corto di animazione “Ambasciadores de Sardigna” realizzato dalla Fondazione Maria Carta, presieduta da Leonardo Marras, in omaggio agli emigrati sardi nel mondo. Una figura femminile, Maria Carta, attraversa le varie città del pianeta abbracciando in un ballo tondo finale tutti gli emigrati sardi. Sui disegni animati di Gaetano Garau scorre la musica di Gino Marielli dei Tazenda e alta si libera la voce di Maria Giovanna Cherchi. Le parole incitanti all’unione e alla fratellanza sono tratte dalla poesia “Intragnas” di Angelo Curreli. Hanno partecipato alla realizzazione del video musicale: Gino Marielli, cori, voce, chitarra acustica; Gabriele Oggiano, pianoforte, pad e programmazioni; Federico Fresi, chitarra elettrica; Fabio Useli basso; Andrea Pisu, launeddas e tin whistle e Vanni Masala, organetto.
Per il suo significato il corto è stato adottato da Visioni Sarde con il compito di aprire le proiezioni che la rassegna effettuerà nelle principali capitali dei cinque continenti.
Ettore Serra è un giovane di 93 anni che presiede il Circolo Sarda Domus di Civitavecchia da 54 anni. È, soprattutto, uno dei fondatori della Fasi, nel cui ambito vanta una militanza lunga e operosa. Dopo aver fondato nel 1970 il circolo Sarda Domus due anni dopo è tra i firmatari dell’atto costitutivo della Lices (Lega Italiana dei Circoli degli emigrati sardi). Per sei anni è tra i membri del Consiglio di Presidenza della cosiddetta Lega Sarda, per assumerne dal 1982 al 1986 la carica di vicepresidente. In virtù dei risultati conseguiti e delle esperienze accumulate è entrato a far parte della Consulta Regionale per l’Emigrazione dal 2010 al 2014. Venerdì scorso, 27 settembre, il presidente della Fasi Bastianino Mossa ha voluto rendergli pubblico omaggio consegnandogli una targa di riconoscenza e gratitudine.
Il cinema rappresenta un veicolo formidabile per far conoscere la Sardegna e le sue eccellenze. È uno strumento perfetto per valorizzare l’isola sotto ogni suo profilo: ambientale, storico, culturale e di costume. Con tale consapevolezza molti circoli si sono aperti alla cinematografia sarda trasformandosi in vetrina e hanno allacciato una formidabile rete capace di promuoverla e diffonderla in ogni angolo della penisola. In questa mission il circolo “Su Nuraghe” di Alessandria si è ritagliato un ruolo di primo piano.
La targa che Anna di Martino, direttrice di Visioni Italiane della Cineteca di Bologna, ha consegnato al suo presidente Sebastiano Tettei rappresenta il grazie formale per l’assidua attività svolta dal circolo alessandrino a favore del cinema.
Il pubblico romano, partecipe del messaggio «a manos tentas, istrintas impare, frades chin frades devimos istare», ha assistito emozionato e plaudente. (Bruno Mossa)