XXII Premio Maria Carta a Tosca e Daniela Pes
Domenica 1° settembre a Siligo ritorna l'evento intitolato alla grande artista scomparsa nel 1994. Gli altri premi andranno al Rockhaus Blu Studio di Sassari e al Circolo degli emigrati di Trieste
Siligo si appresta a ricordare Maria Carta con la 22ª edizione del premio intitolato all’artista scomparsa nel 1994. L’evento coincide con il 90° anniversario della nascita e il 30° della scomparsa di Maria Carta e si terrà domenica 1° settembre nel comune del Meilogu nella piazza a lei dedicata, con diretta televisiva su Videolina (e Radiolina) dalle 17,30 alle 21.
I premi del 2024 saranno assegnati alla cantante Tosca, una delle più raffinate e poliedriche interpreti della canzone italiana, e non solo, e all’autentica sorpresa della scena musicale italiana dell’ultimo anno, la tempiese Daniela Pes, impostasi con il suo album d’esordio “Spira” raccogliendo un gran messe di riconoscimenti della critica e del pubblico. Gli altri premi, tradizionalmente riservati alle eccellenze nel campo dell’imprenditoria e dell’emigrazione, andranno al Rockhaus Blu Studio di Sassari, da trent’anni in prima fila nel sostenere le produzioni musicali isolane, e al Circolo degli emigrati sardi di Trieste, pienamente integrato nella multietnica città giuliana e che presto sarà intitolato a Maria.
Il Premio Maria Carta ha il sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Siligo. È inoltre inserito nel programma Salude&Trigu della Camera di Commercio di Sassari. Martedì mattina, nella sala consiliare della sede dell’Ente Camerale, la 22ª edizione del Premio Maria Carta è stata presentata alla stampa. Sono intervenuti Maria Amelia Lai, vicepresidente della Camera di Commercio, Leonardo Marras, presidente della Fondazione Maria Carta, Giovanni Porcheddu, sindaco di Siligo, e Giacomo Serreli, presidente del Comitato scientifico della Fondazione.
«A 90 anni dalla nascita e a 30 dalla sua scomparsa, il ricordo di Maria Carta è vivo più che mai – commenta Leonardo Marras, presidente della Fondazione a lei intitolata –. Maria Carta ci ha lasciato una eredità artistica inestimabile. La sua arte così profonda e toccante ci invita a riflettere sul mondo che ci circonda e alle tante disgrazie che stiamo vivendo».
Al termine della conferenza stampa il sindaco di Siligo Giovanni Porcheddu ha annunciato che la Regione ha programmato un’iniziativa celebrativa dedicata a Maria Carta che si terrà entro l’anno in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la Fondazione, con l’inserimento tra le figure che nel tempo hanno dato lustro alla Sardegna.
Gli ospiti del Premio. In apertura verrà ricordata Palmira Santoru, componente del comitato scientifico della Fondazione, recentemente scomparsa. Per anni, in qualità di direttrice del coro “Maria Carta” dell’Istituto comprensivo “Pasquale Tola” di Sassari, la docente e i suoi affezionati allievi hanno aperto le edizioni del Premio.
La serata sarà arricchita dalla partecipazione di diversi ospiti. Dal Coro di Usini, che celebra i 50 anni di attività, a Maria Giovanna Cherchi, che interpreterà la canzone “Ambasciadores de Sardigna”, omaggio agli emigrati sardi, promossa dalla Fondazione Maria Carta; dal tenore Remunnu ‘e Locu di Bitti, che per anni ha condiviso importanti collaborazioni con Maria Carta, all’algherese Yasmin Bradi, una delle più apprezzate nuove voci della canzone catalano-algherese reduce da importanti riconoscimenti in Catalogna.
A concludere la serata saranno i pugliesi Tamburellisti di Torrepaduli, una delle formazioni più accreditate nel proporre i travolgenti ritmi della pizzica salentina. A loro si uniranno anche Andrea Pisu e Vanni Masala del duo Fantafolk.
La mattina, con inizio alle 10,30, nella comunità di padre Salvatore Morittu a S’Aspru, è inoltre prevista la presentazione del progetto “Freemmos”. Si parlerà di spopolamento, di giovani, del loro futuro e delle loro speranze.
Il Premio Maria Carta. Assegnato la prima volta nel 2003, è un riconoscimento istituito dalla Fondazione Maria Carta con lo scopo di favorire il progresso scientifico, culturale, artistico ed economico della Sardegna e dei sardi. Il Premio, realizzato dall’orafo algherese Pasquale Ferraro, ha assunto ormai una connotazione internazionale, grazie alla presenza di ospiti e artisti provenienti da varie parti del mondo. Negli anni è stato attribuito a grandi nomi di rilievo nazionale: tra questi Ennio Morricone, Carla Fracci, Alda Merini, Francesco Demuro, Vinicio Capossela, Eugenio Finardi, Noa, Dulce Pontes e il compianto Andrea Parodi. Nel 2022 sono stati premiati Grazia Di Michele, padre Salvatore Morittu, il Consorzio Costa Smeralda, le launeddas, il Circolo “Amici mediterranei” di Arnhem (Olanda) e Sardex. Nel 2023 invece Teresa De Sio, il Coro Eufonia di Gavoi, il Circolo sardo “Su Nuraghe” di Alessandria e Giovanni Muscas, fondatore del gruppo Isa.
LE MOTIVAZIONI DEI PREMIATI DELLA 22ª EDIZIONE
TOSCA (all’anagrafe Tiziana Tosca Donati). Interprete raffinatissima e personalissima, artista capace di muoversi con straordinaria duttilità tra sperimentazioni musicali e repertori che spaziano dai suoni del mondo, al canto popolare e alla tradizione napoletana o romana. La ricerca, l’uso di più lingue, la cura del suono sono i cardini di un appassionato lavoro di intreccio e contaminazione nel segno di una apertura totale al multiculturalismo.
DANIELA PES. Provenendo da una formazione jazz ha fatto suo un coraggioso e inedito lavoro di ricerca attorno alla voce, all’uso della parola, anche ricorrendo a forme da lei inventate. Restano inalterate la sua fortissima personalità e il suo solido richiamo alle radici dell’isola e della sua Gallura.
Associazione regionale dei sardi in Friuli sezione di Trieste. La comunità sarda si è pienamente inserita in una città come Trieste che da almeno tre secoli è al centro di incontri e confronti di popoli provenienti da tutto il mondo nel segno della tolleranza e del reciproco rispetto. Un processo che è stato favorito anche dai nostri emigrati cui si deve la promozione della cultura e delle opportunità offerte dalla Sardegna. Grazie al circolo nato nel 1977 che presto verrà intitolato a Maria Carta.
Rockhaus Blu Studio Sassari di Alberto Erre. Da almeno 35 anni la cultura e produzione musicale in Sardegna ricevono un sostegno fondamentale anche dall’attività del Rockhaus Blu Studio, nato nel 1989 a Sassari come studio di registrazione. Una struttura che si è imposta per competenza e professionalità diventando riferimento imprescindibile anche nella promozione della musica dal vivo e delle incisioni di giovani musicisti isolani.