Madonna della Mercede, al via la novena nella chiesa di San Giuseppe
Il 1° ottobre la festa. Al mattino la messa solenne con il rito dell’intregu del gremio. Nel tardo pomeriggio la grande processione
Sassari. Venerdì 22 settembre, nella parrocchia di San Giuseppe, è iniziata la novena in preparazione alla festa della Madonna della Mercede, una delle ricorrenze religiose più sentite in città. Tutti i giorni, alle 19, la santa messa seguita dalla novena con il canto dei tradizionali “Gosos”, considerati dagli storici i più antichi della Sardegna in quanto risalgono al primo insediamento sul colle di Bonaria a Cagliari del 1324. Sabato 30 settembre, vigilia della festa, alle 19, alla presenza del Gremio, la santa messa, con vespri solenni e omelia mariana di monsignor Antonio Tamponi, vicario generale dell’Arcidiocesi. Al termine sarà possibile omaggiare il taumaturgo e venerato simulacro di Nostra Signora della Mercede, rivestito degli abiti della festa e impreziosito di numerosi monili in oro, testimonianza di innumerevoli miracoli e grazie ricevute e segno della grande devozione della popolazione sassarese. Domenica 1° ottobre, giorno della Festa, alle 11 don Massimiliano Salis, parroco di Mater Ecclesiae, presiederà la messa solenne. Durante la celebrazione, che sarà animata dal Coro Polifonico “Francesco d’Assisi” diretto dal maestro Ciro Cau, avverrà il rituale della consegna della bandiera dall’obriere maggiore uscente, Giuseppe Tilocca, al subentrante, Carlo Pirino. Di sera, alle 17,45, si terrà la celebrazione dei secondi vespri e subito dopo si snoderà la tradizionale e partecipata processione-fiaccolata con il venerato simulacro di Nostra Signora della Mercede, accompagnata dal Corpo Bandistico “Luigi Canepa” e con l’intervento dei carabinieri in alta uniforme, degli agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco, e con la partecipazione dei gremi cittadini, delle Arciconfraternite dei Servi di Maria, di Santa Croce e del Gonfalone, dei Santissimi Misteri, della Fraternità Laicale Mercedaria di Alghero e migliaia di fedeli.
Anche quest’anno il Santo Padre Francesco concede l’indulgenza plenaria, alle solite condizioni, a tutti i fedeli che prenderanno parte tanto alla messa solenne del mattino quanto alla grande processione pomeridiana che si concluderà con la benedizione con le reliquie dei Santi Mercedari.
La devozione alla Madonna sotto il titolo della Mercede – è spiegato in una nota – ebbe origine a Barcellona, in Spagna, a seguito di un’apparizione della Vergine, avvenuta nella notte tra il primo ed il due di agosto dell’anno 1218 a San Pietro Nolasco, esortandolo a fondare un ordine religioso che si dedicasse totalmente a liberare gli schiavi. L’Ordine venne fondato il 10 agosto dello stesso anno ed i religiosi, ai tre voti ordinari di castità, povertà e ubbidienza, aggiunsero anche quello di donare la propria vita, se fosse necessario, per liberare gli schiavi. Per l’immensa grazia che Maria fece al popolo cristiano con questa sua apparizione, da quel giorno viene chiamata della Mercede, dallo spagnolo Merced, ossia della Misericordia degli ultimi. A Sassari i frati Mercedari presero possesso dell’antica chiesa di San Paolo nel 1610. La loro permanenza in città terminò nel 1836 quando si avverti la necessità di costruire, nel loro orto, il nuovo cimitero cittadino, ma la devozione alla Madonna sotto il titolo della Mercede non venne mai meno a Sassari grazie all’impegno costante profuso in questo senso dal Gremio omonimo.
Alla Faradda del 14 agosto, il candeliere del Gremio della Mercede, rappresentante l’antica categoria dei braccianti, occupa la prima posizione alla partenza da piazza Castello ed è l’ultimo a entrare a Santa Maria: solo dopo il loro ingresso in chiesa è possibile sciogliere il voto alla Madonna.