La Regione liquida il Consorzio Zir Predda Niedda, Mascia: «Ottima notizia»

«Attiviamo subito il confronto sul futuro dell’ex area industriale», chiede il sindaco di Sassari

Sassari. «Lo stanziamento di oltre 15 milioni di euro da parte del governo regionale per chiudere la gestione liquidatoria del Consorzio ZIR Predda Niedda è un’ottima notizia, che va nella auspicata direzione di restituire quell’area alla città e alla sua comunità». Così il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, commenta la decisione assunta dalla giunta Todde su proposta dell’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, di reperire le risorse che consentiranno di chiudere una volta per tutte l’esperienza consortile e di trasferire beni e personale del Consorzio ZIR al Comune di Sassari.

«Predda Niedda non può più essere vissuta come un corpo estraneo rispetto al resto della città, che nel frattempo gli è cresciuta intorno, e come una terra di nessuno in cui non valgono le stesse regole previste per gli altri quartieri di Sassari – afferma Mascia – occorrerà attivare processi partecipativi attraverso cui definirne più precisamente funzioni, sviluppo, identità e conformazione, in un progetto che sia armonico e coerente, non conflittuale, con l’ambizione di restituire alla città storica la propria centralità non più fisica, ma residenziale, commerciale, culturale e comunitaria».

Dalla Regione 15 milioni per liquidare il Consorzio Zir Predda Niedda

Giuseppe Mascia, sindaco di Sassari

A questo scopo, e partendo proprio dall’annuncio fatto oggi dalla Regione Sardegna, il sindaco di Sassari avanza una proposta al governo isolano. «Considerato che è auspicabile che sia rispettato il termine di un anno per concludere la liquidazione del consorzio, sediamoci subito attorno a un tavolo per ragionare delle risorse necessarie a quegli interventi urgenti per ripristinare livelli minimi di fruibilità a Predda Niedda – chiede Giuseppe Mascia – è evidente che siamo pronti ad acquisire tutta quell’area e che abbiamo le idee chiare su cosa fare per “annetterla” alla città, ma è altrettanto lampante che per farci carico di una missione del genere abbiamo bisogno di stanziamenti straordinari, questa operazione non può essere fatta a danno delle casse comunali e del resto di Sassari».

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