Gestione rifiuti urbani, l’importanza di una corretta informazione agli utenti
La Commissione Ambiente del Consiglio comunale di Sassari prosegue le audizioni. La differenziata è ancora sottosoglia, al 61 per cento: obiettivo 70
Sassari. Proseguono le sedute della Commissione Ambiente del Consiglio comunale dedicate all’analisi dei servizi di igiene urbana garantiti da Palazzo Ducale ai cittadini sassaresi. Dopo un incontro sulla situazione della discarica di Scala Erre, dove viene portato il secco residuo, mercoledì scorso è stata la volta della raccolta differenziata, con un primo momento di presentazione a cui farà seguito un’altra audizione sullo stesso argomento. L’assessore alla Transizione ecologica, Salvaguardia del territorio e Decoro urbano e vicesindaco Tore Dau è intervenuto insieme alla responsabile del servizio Gestione rifiuti e bonifiche ambientali, Deborah Manca, e ai tecnici del settore.
«I commissari occorre che siano informati il più possibile sulle dinamiche della raccolta differenziata – ha spiegato il presidente della Commissione, Walter Pani (Sassari Progressista e solidale) –. Ci sono operazioni materiali che ci possono aiutare a incrementarne la percentuale; ma esistono anche operazioni immateriali. E allora è importante la comunicazione. Il cittadino va informato in maniera puntuale. Solo così può essere responsabilizzato a tenere comportamenti virtuosi. Ecco quindi che tutti noi, consiglieri e amministrazione, dobbiamo essere veicolo di informazione corretta. E più siamo informati noi, più lo diventano gli utenti».
In questo momento, come aveva spiegato qualche settimana fa il sindaco Giuseppe Mascia in occasione della presentazione delle linee programmatiche di mandato, «il Comune di Sassari è tra i pochi che ancora non hanno superato l’obiettivo del 65 per cento di raccolta differenziata».
«Ci siamo insediati da pochi mesi e abbiamo trovato alcuni aspetti sicuramente da migliorare. A cominciare dal dialogo con la società consortile che gestisce l’appalto – ha detto, a margine della seduta, l’assessore Tore Dau –. Queste sedute hanno ragion d’essere proprio perché i commissari devono sapere come funziona il sistema e quali risposte dare ai cittadini che si rivolgono a loro. Stiamo lavorando sulla raccolta differenziata, che va migliorata. Siamo attualmente al 61 per cento, un dato sottosoglia e quindi paghiamo una sanzione, come previsto dalle normative in vigore. L’obiettivo di questi cinque anni di mandato è arrivare a un dato importante, superare sicuramente il 70 per cento e, perché non essere ambiziosi?, toccare l’80. Servono anche risorse, perché il porta a porta, che aiuta a raggiungere queste soglie, costa di più. Non possiamo però fare altrimenti». Tutto ciò che non è differenziato va in discarica. «Non possiamo continuare a scavare e “conservare”, mi si passi il termine, i rifiuti. A Scala Erre è rimasto un modulo solo, ne è previsto un altro. È necessario quindi ragionare anche su come prolungare la vita alla discarica. Ci aspetta insomma un grande lavoro».
L’appalto della raccolta dei rifiuti, denominato Gretas (dal nome di Greta Thurnberg, più la esse di Sassari) è gestito da una scarl costituita da Ambiente Italia, Gesenu e Formula Ambiente da un anno e mezzo e andrà a scadenza a maggio del 2027. Si tratta dell’appalto più importante del Comune, da 134 milioni di euro iniziali, aggiornato agli attuali 140 milioni. Vi lavorano circa trecento persone, senza considerara l’indotto. Nel corso della seduta, con l’aiuto di slide, la responsabile del servizio Deborah Manca ha illustrato le caratteristiche dell’appalto, dalla definizione di rifiuto domestico a quello di rifiuto speciale, da tenere distinto da rifiuto pericoloso. Il servizio nel complesso riguarda 65mila utenze, di cui 57744 domestiche e 7360 non domestiche (che possono uscire dal circuito e organizzarsi autonomamente). Diverse le domande dei componenti della commissione, non solo sulle caratteristiche del servizio. I problemi segnalati dai cittadini sono infatti, come scontato, parecchi e di varia natura. Non solo aspetti legati allo svuotamento dei cassonetti, alla differenziata che i cittadini ancora spesso non eseguono in maniera corretta o al porta a porta nelle borgate e in alcuni quartieri della città. Ci sono inoltre 21 isole ecologiche informatizzate: venti sono nelle borgate e una in città, in piazza d’Italia. Intanto, c’è una novità recente: due operatori della polizia locale stanno prestando servizio nel settore e si sta ragionando su un coinvolgimento della compagnia barracellare.
(luca foddai)