Camere di Commercio, il Governo studia il ridimensionamento

Verrebbe cancellato il versamento del diritto camerale. Gavino Sini: «Finanzia le nostre attività di supporto alle imprese». L’assessore regionale Morandi: «Scelta preoccupante»

CameraCommercioSSSassari. Le Camere di Commercio potrebbero presto diventare un ricordo. Nell’ottica del risparmio da un lato e dello snellimento burocratico dall’altro il Governo Renzi si appresterebbe a mettere la parola fine alla storia ultracentenaria degli enti camerali italiani. Da mesi si parla della soppressione dell’obbligo per le aziende di iscrizione al Registro delle imprese, con la diretta conseguenza che la principale modalità di introiti per i bilanci delle Camere di Commercio verrebbe meno. «Riteniamo che questa soluzione sia un errore», ha detto questa mattina il presidente della Camera di Commercio del nord Sardegna Gavino Sini, in occasione della presentazione alla stampa di “Voci di maggio”, evento di musica, tradizione, moda e spettacolo che si terrà a Sassari il 1 e 2 giugno prossimi. Tra gli enti che sostengono la manifestazione c’è anche l’Ente camerale, oltre al Comune, la Fondazione Banco di Sardegna, la Coldiretti e altri soggetti istituzionali. Per la Regione è intervenuto l’assessore al Commercio, Turismo e Artigiantato Francesco Morandi.

SiniMorandi
Gavino Sini e Francesco Morandi

«Se il progetto del Governo andrà avanti perderemmo l’unico esempio di federalismo fiscale che abbiamo in Italia. Le Camere di Commercio si finanziano con il diritto camerale e poi reinvestono sul territorio. Tutto questo potrebbe sparire e le competenze passare a Regioni o Stato», ha proseguito Gavino Sini. «È una soluzione che ci preoccupa. La nostra è la terza regione italiana per estensione. Logiche di bilancio, a partire dalla spending review, fanno sì che anche la Regione abbia difficoltà a stare vicino ai territorio. Noi stiamo provando a fare sinergia con gli altri enti e le altre amministrazioni. In questo momento ci deve essere una Sardegna unita, che deve combattere per i suoi diritti, con unità d’intenti».

«Sono colpito dall’idea che gli enti intermedi possano avere un destino di questo tipo nel nostro Paese. L’organizzazione amministrativa si sta polarizzando sulle Regioni e sui Comuni. La cosa è molto preoccupante. Porrò la questione all’attenzione di Giunta e Consiglio regionale», ha risposto l’assessore Morandi. «Cosa c’è in mezzo? La Camera di Commercio ha una presenza che va avvicinata a quella dell’Universit. Sono entrambi enti pubblici e svolgono una funzione preziosa. Lo dico perché sono veramente convinto perché bisogna avvicinare l’istituzione Regione alle realtà territoriali, ai piccoli eventi». Per i grandi eventi occorre puntare sulla sinergia tra i vari enti. La Cavalcata Sarda è stata organizzata dal Comune di Sassari. «È un tassello del ragionamento. Parlo da sassarese, abito a 300 metri dalla Camera di Commercio ed oggi sono venuto qui a piedi. Ieri con la Cavalcata è stata una grande giornata di festa. Il territorio riscopre una vocazione turistica che nel tempo era sopita e che sta diventando importante. Sono convinto che Sassari sia una città turistica e così debba proporsi. E l’evento di ieri ha coinvolto tutta la regione», ha detto Morandi.

 

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