Cardin: Vogliamo mantenere un ruolo di controllo

Il candidato sindaco di Sassari del PSd’Az è realista: «Non stiamo correndo per vincere ma per portare a Palazzo Ducale una pattuglia di eletti che vigili sull’operato della Giunta»

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Antonio Cardin

Sassari. «Siamo un partito di governo, ma il 25 maggio non stiamo correndo per mettere Cardin sindaco. Dobbiamo essere realisti e chiari con la gente. Il nostro obiettivo è continuare il percorso nelle istituzioni, proseguendo in un ruolo di controllo». Con queste parole il candidato sindaco di Sassari del PSd’Az, Antonio Cardin, ha aperto stamattina nella Sala Angioy del Palazzo della Provincia la presentazione della lista e dei candidati.

La prima raccomandazione è fare attenzione a come si vota. «Non dobbiamo puntare a fare votare il mio nome e basta. Occorre che sia messa una croce sul simbolo e che si scelgano i candidati, uno uomo ed anche una donna possibilmente. Se non si fa questo il PSd’Az non va in Consiglio comunale», ha detto ancora Cardin. «La nostra campagna elettorale deve essere basata su quello che abbiamo fatto come gruppo consiliare. Sono intervenuto su E.On, sull’appalto per la raccolta delle nettezza urbana, su quello per l’illuminazione pubblica. Non c’è un passaggio che non meriti l’attenzione della Procura della Repubblica. I nostri dubbi sono registrati e messi agli atti. Sta a chi ha il compito di vigilare andare a verificare. PSdazPresentazioneLista2Mi riferisco all’appalto di igiene urbana: abbiamo parlato di un possibile danno erariale che va da 4 a 6 milioni di euro. Cosa vuole di più la Procura? O la gestione dell’ostello dell’Argentiera: il privato che l’aveva preso in gestione non pagava il canone di locazione», ha attaccato. «Le dichiarazioni programmatiche del 2005 di Ganau sono uguali a quelle di oggi di Sanna. E non dimentichiamoci delle incompiute: il parcheggio dell’Auditorium, l’Ex-ma, l’Astra, il Puc. Il mattatoio di Truncu Reale era invece finito, ma non è stato possibile attivarlo. E la Ztl: sembra fatta per chi ha da 50 anni in su, così com’è non porta benessere».

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Al centro, Pietro Madeddu

«Non vedo l’ora di fare un dibattito con gli altri candidati sindaci. Questa situazione dobbiamo ricordarla ai cittadini. Le frecce le abbiamo noi: gli elettori ci devono dare l’arco per poterle tirare», ha concluso Antonio Cardin, che dal 2010 allo scorso marzo era capogruppo sardista a Palazzo Ducale.

L’incontro è stato introdotto dal segretario provinciale, Pietro Madeddu. «Siamo l’unico partito che ha le idee chiare. Ci sono sei candidati sindaci: scegliamo bene, non diamo un voto inutile, quello dato a loro», ha spiegato. Presenti anche il consigliere provinciale Antonello Palmas e il presidente del PSd’Az Giacomo Sanna.

Questi i candidati: capolista è Nino Loi, già commissario del partito a Sassari; numero due è Franco Piretta (è il figlio di Nino, vicesindaco e vice presidente del Consiglio regionale negli anni ‘80); poi Giancarlo Rotella, già consigliere comunale dell’Upc, uno dei “dissidenti” dell’ultimo scorcio dello scorso mandato; seguono Carla Puligheddu in Planetta (moglie dell’ex consigliere regionale e comunale Efisio), Paola Fara (è la figlia dell’ex assessore Angelo), Andrea Atzori, Gianpaolo Caggiari, Stefano Canu, Silvia Cappai, Giovanna Chigini, Marco Corizia, Claudia Cosentino, Maria Bernarda Pier Paola De Renzi, Mario Luiu, Salvatore Meloni, Simona Meloni, Pietro Paolo Morittu, Monica Palmieri, Giorgio Pintore, Antonietta Piovanacci, Francesca Piras, Sarah Romagnoli, Giuseppe Ruiu, Andrea Sassu, Luigi Scardaccio, Giulio Giovanni Sechi, Sandra Delogu, Antonio Lupino.

Luca Foddai

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